Turismo

Delizie di Tartufo a Portico di Romagna

Alberi e una grande foresta millenaria: questa è la natura che vivrete se starete a Portico di Romagna. E come è naturale che sia, la maggior parte dei piatti della tradizione locale utilizzano ciò che la foresta e il sottobosco possono offrire: funghi selvatici, more, lamponi, mirtilli, castagne e tartufi.

I tesori del sottobosco: i tartufi

Nero o bianco, il tartufo diverso in gusto e profumi, ma comunque prezioso anche più dell’oro o dei diamanti. Ogni anno l'Italia e anche l’Emilia Romagna diventano la patria del tartufo, con fiere e manifestazioni internazionali, le migliori occasioni per acquistare il prezioso tubero e per degustarlo.

In realtà andare a tartufi è un’attività piuttosto semplice, anche se viene definita Caccia e non a caso: avete bisogno di un cane, un bastone per estrarre il tubero e un po'di fortuna. Facile? Beh, basta chiedere un cacciatore professionista e vi dirà il contrario. Matteo Cameli, uno degli chef del Vecchio Convento Restaurant è uno di loro.

Lui è il fortunato che aprirà per voi tutti i segreti della caccia al tartufo. Ma prima di andare a caccia, mettiamo il naso nella cucina del Vecchio Convento per scoprire alcuni dei nostri piatti speciali.

Uova con tartufi

Non solo uova, ma una preparazione speciale che prende il rosso dell'uovo, realizza una crosta esterna lasciando il morbido nella parte interna, servito con alcune scaglie di tartufo.

Risotto al tartufo

Il riso cucinato con brodo, e alcuni pezzettini di tartufo nella preparazione per dare al riso il profumo e soprattutto il sapore del sottobosco. Servito con una decorazione finale di olio di Brisighella e scaglie di tartufo.

I cani del tartufo

Partecipare ad una caccia al tartufo cambierà il vostro immaginario di tartufo e soprattutto darà una nuova concezione del rapporto tra uomini e cani. I cani sono i veri protagonisti: riconoscono i luoghi, gli odori, e tutti quei posti o quel determinato cespuglio che noi faremmo fatica a ritrovare nel bosco.

La riserva di caccia di Matteo non è così grande, ma abbastanza da garantire ai sei fortunati possessori di trovare il tesoro.

I Cani (Otto e Rex) sono i veri cacciatori: il loro naso a terra, seguono l’istinto e quell’odore, anche leggero, che arriva chissà da dove e li porta sul posto. Solo un paio di secondi e hanno trovato qualcosa. Sono cani addestrati, non mangiano quello che trovano, perché sanno che Matteo li premierà dopo che avranno finito la loro personale caccia al tesoro. E in ogni caso si tratta per loro di un gioco appassionante in cui l'uomo sta giocando insieme, con allegria e amore.

Alla fine della giornata, quando vedrete il vostro tartufo nel piatto, vi ricorderete questa avventura a Portico di Romagna e la porterete con voi a casa.

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